Consumi ridotti. Il passaggio automatizzabile da funzionamento evaporativo a dry ottimizza le performance e i consumi.
Raffreddatore ibrido HBR
con tecnologia evaporata e dryRaffreddamento evaporativo o a secco? Il raffreddatore ibrido HBR può sfruttare l’uno o l’altro a seconda delle stagioni e delle necessità. Il vantaggio per responsabili operations e costruttori di impianti è nelle notevoli ottimizzazioni di performance.
Free-cooling possibile. Sfruttando la sola differenza di temperatura con l'ambiente esterno.
Incorrodibilità. Pannelli e parti a contatto con l'acqua in vetroresina.
Efficienza e consumi ottimali. Le soluzioni MITA sono selezionate per adattarsi al singolo impianto grazie a software avanzati.
Possibile monitoraggio da remoto. MITA Connect su richiesta: dati del raffreddatore su gestionale aziendale in ottica "industria 4.0".
Rapido pay-back. Pre-selezione insieme al cliente, basata sulla sua esigenza di progetto.
Come funziona
Le torri evaporative a circuito chiuso possono anche essere fornite in versione ibrida, ossia in grado di funzionare in modalità evaporativa (wet) o a secco (dry) a seconda della temperatura esterna o delle temperature del fluido da raffreddare. Con il sistema ibrido si ottimizza o si riduce sensibilmente il consumo dell’acqua e/o il consumo dell’energia.
HBR sfrutta al meglio l’efficienza evaporativa solo quando necessario, così da ottenere una temperatura del fluido da raffreddare molto vicina alla temperatura di bulbo umido (funzionamento wet), oppure sfrutta al meglio l’efficienza del raffreddamento ad aria per ottenere una temperatura del fluido vicina alla temperatura di bulbo secco (funzionamento dry).
Questa macchina è a volte chiamata erroneamente “torre di raffreddamento ibrida a circuito chiuso” (in riferimento alla modalità di utilizzo a scambio indiretto) o “condensatore ibrido” (se il suo utilizzo è rivolto ai gas).
Caratteristiche tecniche
- Sistema motoventilante assiale in accoppiamento diretto, basse potenze installate, bassi livelli di rumorosità.
- Motori con protezione IP56.
- Corpo torre costituito da pannelli sandwich in vetroresina spessore 22 mm.
- Struttura di sostegno in acciaio zincato a caldo dopo la lavorazione (zincatura secondo la norma UNI EN ISO 1461-99, spessore non inferiore a 80 micron).
- Sistema di distribuzione in PVC con ugelli a larghi passaggi in PP, inintasabili.
- Separatori di gocce certificati in PP (trascinamento 0,01%).
- Batterie alettate in rame e alluminio.
- Vasca a fondo inclinato interamente in vetroresina.
- Ogni macchina può essere dotata di accessi per ispezioni e manutenzioni alle parti interne.
- Potenzialità: da 80 kW a 1,7 MW (potenzialità indicative riferite ad una macchina, salto termico 5°C).